🕵️♀️ Prima di tutto: osservare
Le foglie gialle possono essere il segnale di diversi problemi. Tra i più comuni:
Insetti succhiatori come afidi, ragnetti rossi e cocciniglie, che sottraggono linfa alle foglie indebolendole.
Infezioni fungine come ticchiolatura o oidio, che alterano il metabolismo della pianta.
Il primo passo è controllare il lato inferiore delle foglie: cerca ragnatele, puntini scuri o biancastri, segni di presenza parassitaria. Una volta individuata la causa, la rete offre mille suggerimenti… ma oggi ti propongo un metodo semplice, naturale e collaudato.
🍃 Liberare la pianta
Le foglie gialle, spesso già secche, non servono più alla rosa. Basta scuotere delicatamente la pianta: la maggior parte cadrà da sola. Questo gesto aiuta la rosa a respirare e a concentrarsi sulla nuova vegetazione.
🧪 La miscela naturale: AcquaBase + Propoli + Sapone
Da anni utilizzo una soluzione che unisce efficacia e rispetto per la pianta. Ecco come prepararla:
Ingredienti per 1 litro di miscela:
1 litro di acqua del rubinetto
25 ml di AcquaBase di Torino
1 goccia di Propoli acquosa
7 gocce di sapone liquido (tipo Molle o Marsiglia)
Procedimento: Versa tutto in uno spray da giardinaggio e vaporizza ogni zona colpita ogni due giorni per almeno 15 giorni. Appena la vegetazione riprende vigore, passa a una nebulizzazione più ampia, “a pioggia”, una volta a settimana, anche sul terreno attorno al fusto.
🌱 Il risultato? Una rosa che si difende da sola
Con questo approccio, la rosa attiva i suoi meccanismi di autodifesa, proprio come fanno altre piante da frutto (pensiamo alla cascola del fico). La ticchiolatura, ad esempio, può manifestarsi e poi regredire spontaneamente, segno che la pianta è viva, reattiva e in ascolto del suo ambiente.
Anche il terreno partecipa: attraverso le radici, la pianta assorbe e produce sostanze utili alla sua protezione, veri e propri “veleni naturali” che la aiutano a respingere attacchi esterni.
🌿 Questo protocollo non è solo una cura: è un invito a dialogare con la pianta, a rispettarne i ritmi e a sostenerla con strumenti semplici e potenti.
🎯 Conclusione: un alleato quotidiano per la rigenerazione
AcquaBase di Torino non è un prodotto da aggiungere, ma un alleato da integrare. Nel tuo protocollo, diventa il mezzo attraverso cui la vita si muove, si attiva e si rinnova. Rigenerare le piante non è solo una pratica agronomica: è un atto di cura, di responsabilità e di bellezza. E AcquaBase di Torino lo rende possibile, ogni giorno, con semplicità e coerenza.
🧪 Sezione: Come dosare correttamente AcquaBase
Dosi consigliate: 👉 Rapporto di diluizione: 1 : 0,025 Per ogni litro di acqua o soluzione da preparare, aggiungere 25 ml di AcquaBase di Torino.
📌 Esempi pratici:
Volume finale | AcquaBase di Torino da aggiungere |
---|---|
1 litro | 25 ml |
5 litri | 125 ml |
10 litri | 250 ml |
🧭 Modalità d’uso:
Mescolare bene prima dell’applicazione.
Utilizzare entro 24 ore dalla preparazione.
Ideale per veicolare microrganismi, compost liquido, estratti vegetali.
🌍 Per un mondo più sano e pulito, ogni gesto conta.
Con #AcquaBase, possiamo fare la differenza ogni giorno. Soprattutto: evitare i veleni.
💧 Cos’è AcquaBase?
AcquaBase di Torino – il cuore del Metodo CercoSano 🌱 AcquaBase è acqua potabile di Torino, la stessa utilizzata anche in missioni spaziali 🚀. Energizzata, strutturata e decantata in laboratorio, viene proposta da CercoSano come base innovativa per i preparati agricoli e domestici.
👉 Il suo impiego consente di ridurre al minimo le sostanze chimiche, potenziando l’efficacia dei trattamenti naturali. È utilizzata come veicolo ideale per oli essenziali, estratti vegetali e principi attivi naturali, favorendo una coltivazione più sana, rispettosa dell’ambiente e vicina alla natura. 🌿
📩 Contatti czannella32@gmail.com
Carmine ZannellaCERCOSANO di Carmine Zannella D.I.P.IVA 01419860067 – CF: ZNNCMN56A21G125C📍 Via Giotto n.18 – 15020 Ponzano Monferrato (AL)📞 WhatsApp: 348 725 4475
🔖 Hashtag consigliati:
#AcquaBase #CercoSano #VivaiVeimaro #TuttoZucche #AgricolturaNaturale #SuoloVivo #EcologiaPratica #ProtocolloVerde #RispettoDelSuolo
Nessun commento:
Posta un commento